, 18/10/2011 06:03
Potremmo chiamargli "gli invisibili", "gli irriducibili", persone che quotidianamente cercano di far comprendere a chi ha potere decisionale l'importanza del Web, della sua evoluzione e della condivisione. Perché questo è lo spirito del Web, voluto dal suo "fondatore" Tim Berners-Lee:
Il Web è più un'innovazione sociale che un'innovazione tecnica. L'ho progettato perché avesse una ricaduta sociale, perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del Web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo. Di solito noi ci agglutiniamo in famiglie, associazioni e aziende. Ci fidiamo a distanza e sospettiamo appena voltato l'angolo. (da L'architettura del nuovo Web)Ora grazie agli invisibili ed irriducibili, finalmente anche in Italia si è compresa l'importanza della valorizzazione dei dati gestiti dalle pubbliche amministrazioni e della necessità di renderli pubblici. Ciò che ha portato a quel che presenteranno oggi a Roma, è ben descritto da Stefano Epifani nel suo blog. Oggi nel corso di una conferenza stampa con i Ministri Brunetta, Brambilla e Gelmini. Conferenza stampa nella quale verrà presentato sia il concorso AppsItaly, sia il Vademecum “Open Data, come rendere aperti i dati delle Pubbliche Amministrazioni“, realizzato da un gruppo di lavoro composto – tra gli altri – da me, Ernesto Belisario e Salvatore Marras nel contesto delle Linee Guida per il Web nella PA curate dal Formez. Come presidente IWA devo ringraziare non solo gli irriducibili di averci coinvolti sin dall'inizio, ma in particolar modo il socio IWA Matteo Brunati che in questo momento sta scendendo verso Roma in rappresentanza dell'associazione. Questo chiaramente è un inizio, ora compito del cittadino è sollecitare le proprie amministrazioni al rilascio dei dati, e nostro compito sarà quello di coinvolgere gli sviluppatori a valorizzarli. Penso al caso di una città come Venezia e i dati delle maree, a possibili applicazioni per la simulazione dell'impatto della marea in diversi periodi dell'anno e in diverse zone della città (ovvero, in ambito economico, sapere se l'alloggio che voglio comprare è idoneo ad abitarci o a creare un allevamento di cozze). Con liberazione di dati di flussi dei mezzi di trasporto, si potrebbero conoscere sviluppare applicazioni in tempo reale per scegliere quale mezzo pubblico utilizzare in determinate giornate e in determinati orari. Con la liberazione dei dati liberiamo la fantasia degli sviluppatori. Liberate i dati, dateci la libertà di "innovarli".