, 14/02/2011 04:40
L'emanazione, da parte del World Wide Web Consortium (W3C) delle nuove raccomandazioni internazionali (WCAG 2.0) nel dicembre del 2008 e l'invito della Commissione europea ad adottare tali raccomandazioni nei paesi membri, hanno determinato la necessità di procedere all'aggiornamento del citato "decreto". È stato così costituito presso il Dipartimento per l'Innovazione della PA e l'Innovazione tecnologia un apposito gruppo di lavoro con il compito di produrre un elaborato tecnico su cui fondare l'aggiornamento richiesto.Con questo testo il dott. Renzo Turatto, capo dipartimento per la digitalizzazione e l'innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri iniziava una lettera inviata a tutti i partecipanti del gruppo di lavoro che - a titolo gratuito - si è attivato per recepire le nuove WCAG 2.0 aggiornando gli attuali (vigenti) ventidue requisiti che, con l'evoluzione tecnologica, sono diventati oramai obsoleti per quanto riguarda l'uso di tecnologie Web-based "interattive". Dopo oltre otto mesi dalla data della lettera, l'associazione IWA ITALY (associazione degli sviluppatori esperti in materia di accessibilità) ha inviato una lettera indirizzata al dott. Turatto riepilogando la situazione attuale, riportando la preoccupazione da parte degli addetti ai lavori nonché delle realtà che operano nel mondo della disabilità sui rischi di un “digital divide” derivante dal mancato aggiornamento della normativa italiana in materia di accessibilità del Web.