IWA Italy - International Web Association Italia


Roberto Scano , 02/11/2010 16:49

Al TED2009, Tim Berners-Lee lanciò l'appello "raw data now" -- rivolgendosi a governi, scienziati e istituzioni chiedendo di rendere i loro dati disponibili in modo aperto nel Web. Durante il TED2010, ha presentato una serie di risultati interessanti.

Molti governi, tra cui l'amministrazione statunitense, hanno rilasciato dati in formato aperto. E pure l'Italia non sta a guardare, rilasciando delle prime versioni "beta" di licenze open gov. Un gruppo di lavoro che coinvolge avvocati ed appassionati di rete ha proposto proprio oggi una bozza del Manifesto per l’Open Government
L’Open Government (letteralmente “Governo Aperto”) è innanzitutto una dottrina secondo cui l’amministrazione deve essere trasparente a tutti i livelli e consentire un controllo continuo del proprio operato mediante l’uso delle nuove tecnologie. Non è un’idea nuova: un’amministrazione che intavola una costante discussione con i cittadini, in modo da sentire quello che hanno da dire, e che prende decisioni basate sulle loro necessità. Tutto questo, che era già auspicabile per un’amministrazione tradizionale, oggi diventa possibile grazie alle tecnologie e agli strumenti di partecipazione della Rete. Nell’attuale periodo di crisi e cambiamenti tecnologici, l’Open Government rappresenta un’incredibile occasione per rendere l’Amministrazione trasparente ed efficiente, dare impulso all’economia e migliorare la qualità della vita delle persone.
Il documento si basa su 10 principi: 1 – Governare con le persone La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti. 2- Governare con la rete La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete. 3 – Creare un nuovo modello di trasparenza L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica. 4 – Trattare l’informazione come infrastruttura I dati delle Pubbliche Amministrazioni devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le Pubbliche Amministrazioni, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati. 5 – Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio Le Pubbliche Amministrazioni devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della Pubblica Amministrazione verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato. 6 – Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. 7 – Educare alla partecipazione Lo  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino. 8 – Promuovere l’accesso alla Rete La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso. 9 – Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi. 10 – Promuovere l’innovazione permanente nella pubblica amministrazione La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete. Come partecipare? Per rendere il  lavoro il più condiviso possibile, gli autori hanno pensato di coinvolgere tutti coloro che vogliono fornire un contributo di valore per la redazione del Manifesto. Per questo motivo quanti vorranno partecipare potranno farlo in uno dei seguenti modi:
  • collegandosi al sito del progetto (http://www.datagov.it) e proponendo le loro integrazioni, i loro commenti e le loro critiche ai singoli articoli sulle pagine dedicate ai singoli punti
  • scrivendo all’indirizzo manifesto@datagov.it
  • lasciando un messaggio sulla pagina Facebook del Manifesto
  • scrivendo su Twitter utilizzando l’hashtag #opengovitalia
La consultazione sarà aperta fino al 15 novembre 2010 e, contando sulla partecipazione di tutti, il testo definitivo del Manifesto sarà pubblicato il 30 novembre 2010. IWA Italy,  associazione che da anni si occupa di promuovere specifiche e standard, supporta l'iniziativa rendendo disponibili slot di presentazione all'interno degli eventi organizzati direttamente o indirettamente.

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